E dopo “Ma lo allatti ancora, poverino!” ecco la new entry dei commenti non richiesti: “Tuo figlio non ha ancora il cellulare… poverino!”.
Oggi, come allora, sorridete e rispondete: “C’è tempo”.
Non c’è alcuna fretta di introdurre i device, perché non offrono nulla in più al mondo dell’infanzia, ma tolgono tanto. Attendere è sempre una buona idea.
E per guadagnare tempo prima che vostro figlio vi chieda “Voglio un cellulare” non resta che creare il terreno giusto, ciascuna famiglia a modo suo.
A casa proviamo a far passare il messaggio che il telefono non ci diverte, anzi, é quella cosa che squilla a orari inopportuni, ergo “lo smartphone é lavoro, i nostri genitori non lo amano”.
Inoltre possiamo praticare la disconnessione in famiglia e vivere i fine settimana in detox.
In questo modo i bambini si abituano a vederci senza cellulare, ricordate che i bambini imparano per imitazione e più vi vedono attaccati a quell’oggetto, più gli date importanza, più tempo ci passate e più sarà importante per loro.
Questo effetto non dura per sempre. Vedendo i compagni prima o poi, sempre per imitazione, lo chiederanno, ma guadagnare tempo è molto utile per arrivare a una età di maggiore consapevolezza e soprattutto dare al genitore il tempo di spiegare come funziona il mondo del Web prima che ci mettano piede.
Spiegate cosa é un influencer o uno youtuber prima che lo scoprano da soli e fatene conoscere il lato positivo e negativo, senza essere giudicanti.
Insegnate l’educazione sessuale prima che si imbattano per sbaglio in una immagine porno (che arriverà nonostante i filtri e le App per l’infanzia), insegnate a distinguere la sessualità sana da quella di consumo.
Spiegate cosa sono i social e che il loro uso non deve essere a scopo di esibizionismo, ma piuttosto, per trovare o creare contenuti interessanti alla comunità. Parlate insieme dei contenuti e insegnate a verificarne l’attendibilità.
Insegnate la gentilezza sul Web: scrivere insulti o deridere in rete equivale a gridarlo in piazza.
Preparateli a riconoscere quelle sfide che sono terribili tranelli a rischio vita.
Parlate dei videogiochi più famosi, ma insegnate anche a riconoscere (e rinnegare) i contenuti eccessivamente violenti, ricordando sempre che ci si può divertire anche tirando le freccette.
Permettete ai vostri bambini di riempire i loro momenti di noia senza bisogno necessariamente di intrattenimento, lasciate che si perdano ancora nei loro pensieri guardando le nuvole, dopotutto l’infanzia è fatta di fantasia e la fantasia nasce dai momenti vuoti.
Arriverà un momento in cui darete il cellulare a vostro figlio, il mio consiglio è di farlo quando lo riterrete sufficientemente maturo per farne buon uso, quindi meglio tardi che presto.
Ecco, penso che potete rispondere tutto questo a chi vi dice che vostro figlio senza smartphone è un alieno. Oppure… potete non rispondere. Sorridete e andate avanti.